16 luglio 2007

PISTORIUS

Negli ultimi giorni, sportivamente parlando, è lui al centro dei dibattiti. Non si parla di Sheva, Ronaldinho, Adriano, Kobe briant, ma del ventunenne atleta sudafricano Oscar Pistorius, che dall'età di 11 mesi è rimasto senza gambe e che ora, gareggia "quasi" al pari dei professionisti di atletica leggera grazie a delle protesi in carbonio.
Di gran lunga il migliore tra gli atleti con handicap, Pistorius si sta facendo notare gareggiando con i normodotati e raggiungendo tempi (nei 400 metri soprattutto) che potrebbero addirittura mandarlo ai prossimi Mondiali di atletica.
Il dibattito però è acceso: le sue protesi lo agevolano in certe condizioni? E' giusto che corra con i normodotati?
Non so come andrà a finire ma volgio dire la mia.
Sull'argomento vado un po' controcorrente rispetto alla massa.
Secondo me per quanto sia una bella favola, sia una cosa emozionante, non dovrebbe correre con i normodotati.
Essere atleta significa allenarsi per migliorare il proprio fisico e per migliorare ciò che il proprio fisico può dare, non studiare e pagare la miglir protesi che possa garantire leggerezza, aerodinamica e velocità..
Guardando la gara dei 400 metri che Pistorius ha corso a Roma si capisce chiaramente che le protesi lo danneggiano un po' in partenza ma gli danno garanzie nei 200 metri finali. I 400 metri sono la gara più dura, negli ultimi 100 le gambe degli atleti iniziano ad essere intrise di acido lattico, che come tutti sappiamo, causa problemi all'atleta.
Pistorius quando gli altri vanno in crisi inizia invece a recuperare, perchè l'acido lattico viene nei muscoli e non nel carbonio.
Qualcuno potrebbe dire che quello che guadagna dopo lo perde prima. Certo, ma nello sport i difetti si cerca di limarli con l'allenamento. Un atleta che sa di avere problemi in partenza si sottopone a ore e ore di prove tecniche per risolverli.
In pochi saranno d'accordo con me immagino...

7 commenti:

SOYUZ1968 ha detto...

D'accordo che sono due protesi, ma la superficie d'appoggio non simula certamente l'anatomia umana. Ha ragione Pistorius quando dice che sono come zampe di un ghepardo e sappiamo bene che le zampe di un ghepardo aiutano molto a raggiungere velocità notevolmente elevate.

Anonimo ha detto...

Mi dispiace per l'atleta che è sicuramenente più meritevole dei suoi colleghi normodotati però, per dare significato a qualsiasi evento sportivo, è necessario che sia parta alla pari.

vlaste ha detto...

sono completamente d'accordo...

Anonimo ha detto...

Boh, non saprei...si, forse le protesi sono una forma di "doping".

Ok, sono d'accordo: allora, però, ad esempio, nello sci dovrebbero gareggiare tutti con gli stessi materiali.

Diventa un discorso complicato, una polemica sterile da "insomma, mi devi spiegare...."

Non sono però d'accordo sul concetto di miglioramento: ho letto che Pistorius, non avendo i polpacci, utilizza i glutei per sprigionare potenza: quindi deve migliorare questi muscoli per esser veloce, oltre ad una tecnica che è necessariamente diversa da quella dei normodotati.

Quindi non sono solo le zampe da ghepardo, animale che, peraltro, usa la colonna vertebrale come molla per i suoi scatti fulminei a 110 km/h.

Anonimo ha detto...

cd

Johnny ha detto...

Concordo in pieno

yap ha detto...

mi sembra che si sia cercato il fenomeno da baraccone per dare risalto ad un evento...

esistono le paraolimpiadi giusto? quindi dovrebbe correre li...ora il pensiero si spacca tra: abbattiamo le differenze, non facciamo del razzismo tra normodotati e disabili ecc...

credo che non spetti a me dire se è giusto o no, chi gli ha dato il permesso di correre avrà avuto il suo bel pensare...

comunque sia per me nessun problema...fa bene a correre tra loro...