Jan Grzebski era rimasto a questa foto. Questa era l'ultima Varsavia rimasta impressa nella sua miente prima che, nel 1988, un incidente lo costringesse a 19 anni di coma.
Era abituato alla Polonia sovietica del generale Wojciech Jaruzelski ed ora si è risvegliato con la Polonia democratica. Un racconto che ha dell'incredibile.
Si è addormentato con la citta della foto di sinistra e si è risvegliato con quella della foto di destra.
Una storia così ce l'aveva raccontata solo il film "Goodbye Lenin" e ci era sembrata divertente e surreale...invece no.
Grzebski dice di essere rimasto impressionato dalla moltitudine di gente che gira in strada coi cellulari e dalla quantità di merce esposta nei negozi...eh eh...19 anni sono tanti, specie per un paese come la Polonia.
Oltre alle sorprese ambientali si è trovato anche in eredità 11 nipoti, donati dai quattro figli tutti sposati nel frattempo.
Uno choc sullo choc...auguro a quest uomo nella speranza che possa godersi per lungo tempo la sua "seconda" vita!!!
3 giugno 2007
UNA SECONDA VITA
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3 commenti:
Io avrei preferito non svegliarmi: già digerisco a fatica i mutamenti graduali, figuriamoci un trauma del genere.
Jan potrebbe monetizzare cedendo i diritti della storia per un film; di sicuro si farebbe una pensione dorata.
Beh passare da Jaruzelski ai due gemelli Kaczynski è come addormentarsi nella padella e svegliarsi nella brace.
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