La politica del Berlusca è sempre la stessa, la classica politica di destra fatta di slogan e frasi sensazionali, dette senza costrutto, ma con la consapevolezza di far breccia in una parte, buona parte, di elettorato.
Ieri ha sparato alcune chicche nella sua telefonata alla festa azzurra di Roccaraso.
Ha iniziato a dire che lui tiene duro, che sta bene e continuerà a combattere perchè Forza Italia resti un baluardo per la democrazia nel nostro paese.
Direi che al massimo potrebbe essere il baluardo per l'aristocrazia, ma piuttosto...quando mai è stata in pericolo la democrazia?
Poi ha sferrato un durissimo attacco nei confronti della politica estera del governo. Negli ultimi tempi non mi pare di aver risparmiato crtiche a Prodi, ma credo che se c'è una cosa ineccepibile nei primi 8 mesi di governo, beh, è proprio la politica estera. Con lui si che eravamo diventati gli zimbelli del Mondo. Dei leccapiedi di Bush, senza però avere, ovviamente, il minimo riconoscimento, senza guadagnarci nulla.
Mi pare che la politica di D'Alema si volta a tenere l'Italia in equilibrio con tutti. Ma lui ha detto che siamo antiamericani (magari...), filo francesi (ci sarebbe qualcosa di male?), che strizziamo l'occhio agli Hezbollah, e che vogliamo entrare nell'asse Parigi-Madrid per un'alleanza euro-araba. Una bella serie di slogan che esaltano i Forza Italioti, ma tutti privi di senso e di fondamenta. Non giustificare il fatto che Bush si alza al mattino e decide di bombardare qualcuno significa tutte queste bischerate citate sopra? Ma per favore...
Poi ha sparato qualche critica al conciliabolo di Caserta, ma vabbè...quello glielo perdono, tutto sommato nemmeno ha torto.
15 gennaio 2007
NON CAMBIA MAI
by
Compagno di pranzi e cene
ore
10:27
Argomento: Politica interna
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7 commenti:
Queste affermazioni non le ho capite neanche io, sinceramente.
La democrazia non è mai stata in pericolo anche se qualcuno blaterava di Berlusconi come Mussolini, dittatura, impero, eccetera eccetera.
Il vertice di Caserta è servito ai membri della (dis)Unione a comprarsi qualche prodotto alimentare locale e a farsi una bella vacanzina, nonchè a dare lustro mediatico ad un governo ormai allo sfacio sondaggistico. (E magari Fassino per una volta ha fatto un pasto completo :P)
Berlusconi arringa la sua folla, questo rientra nella propaganda politica, stava parlando davanti ad un summit organizzato da FI... conosciamo ormai i suoi metodi di propaganda, per ora hanno funzionato visto che FI è il primo partito italiano.
Per quanto riguarda la politica estera io la penso in modo diverso da entrambi gli schieramenti, secondo me le relazioni politiche internazionali dovrebbero essere intraprese a livello comunitario, soprattutto se rivolte a paesi con situazioni particolari.
Mai come in questo momento l'UE dovrebbe dimostrarsi capace di sostituire gli USA nella regione medio-orietale e importare una vera democrazia, non a parole ma con i fatti, con aiuti umanitari sottoforma di soldi e conoscenza.
Se vedesse la luce per esempio un progetto di Unione Araba, su falsa riga di quella Europea, noi potremmo trarne vantaggi in termini economici e di stabilità euro-asiatica.
Un piduista "baluardo della democrazia".
Una delle migliori battute del secolo!
Un discorso di politica estera delirante e di totale asservimento agli Usa. Da vergognarsi.
E' rimasto l'ultimo bushista fuori dagli Usa sulla faccia della terra. Nemmeno Blair ha mai avuto il coraggio di straparlare in questo modo.
Cribbio! Basta mi dà fastidio!
berlusconi parla in modo piccolo piccolo ad una platea piccola piccola.
Ad ogni modo mentre può valere la pena criticare,anche aspramente, il governo in carica, non credo valga più la pena ascoltare i deliri del berlusca. Quando la destra vincerà la prossima volta speriamo sia guidata da un leader più serio. La cosa triste è che mediamente gli elettori di destra sono sempre dalla sua parte e sperano di vederlo durare ancora a lungo, anche se a parole fingono di chiedere una cdl da rinnovare, la fine del berlusconismo ecc.ecc.
Ascoltare i deliri del Berlusca vuol dire fare il suo gioco, bisognerebbe ignorarlo come merita. Stiamo diventando antiamericani? bene! Sono felice di vivere in un paese che non vuole essere amico di un guerrafondaio.
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