LEZIONI DI MERDA (parte seconda...e ultima)

Eccomi qui, ve lo avevo promesso e ora ve la gustate. Oggi è il giorno della seconda e fortunatamente ultima puntata di lezioni e racconti sulla cacca.
E' incredibile come un qualcosa di apparentemente (e non solo) così schifoso riesca a stuzzicare le battute, le risate e in certi casi l'interesse di molti. Ma quanti sono davvero esperti? Ecco qualche termine che è d'obbligo conoscere. Coprofago colui che mangia le feci; coprofilia devianza di attrazione sessuale verso il materiale fecale; coprofobia la repulsione e paura innata delle feci; coprocultura esame delle feci. Qui entro in scena io, o meglio noi infermieri. Yuppy!!! barattolino con tappo rosso. Il tappo è incorporato nella parte interna di palettina. Si raccoglie il campione lo si invia al laboratorio. Non ve ne frega nulla, non lo dovrete mai fare spero per voi...però mi andava di dirvelo.
Nella prima lezione ho parlato dei vari tipi di merda che possiamo vedere guardando in basso dopo aver terminato la manovra di Valsalva, ora parlerò dei vari tipi di cacche che noi infermieri possiamo (ahimè) trovare quando sfiliamo la mitica "padella" da sotto i poveri pazienti.
Bisogna innanzitutto dire che la normale colorazione deve essere della classica tonalità marrone, dovuta alla stercobilina che deriva dalla bilirubina. In certe condizioni di malattia le feci assumono colore, consistenza e odore tipici che aiutano la diagnosi e anche lo svenimento (dell'infermiere) in certi casi.
Si possono trovare feci nere e picee che indicano emorragia o sanguinamento nel tratto alto dell'apparato digerente. Feci ematiche o striate di sangue per la presenza di emorroidi, ragadi. feci color argilla per alterata secrezione della bile. Steatorrea, cioè le feci grasse e oleose.
Per quanto riguarda l'odore si evidenziano, in negativo ovviamente, la melena, le feci con presenza di sangue occulto, le feci itteriche.
Mi voglio soffermare sulla melena. Probabilmente molti di voi non ne hanno mai sentito parlare, beati loro. La melena è la merda con presenza di sangue digerito, cioè sangue che proviene dallo stomaco. Completamente liquida di colore scurissimo. Ma non la si riconosce dal colore...eh no...la si riconosce dall'odore. Inconfondibile. Il raggio d'azione del suo profumo va fino ai 50 metri. Se ci sei a meno di un metro è probabile che le tue gambe vacillino, se è la prima volta che hai contatto con essa rassegnati. Gli stomaci forti restano in piedi ma l'odore permane nel loro setto nasale per almeno altre 24 ore, mentre per i più deboli il rigurgito sale di fisso. Non sto esagerando. L'odore che ognuno sente nel proprio cesso in confronto è profumo di roselline. la melena è la peggiore. Tutti in campo medico dicono: "Quando la senti non la scordi più!" E' assolutamente vero.
Vi sto facendo abbastanza schifo? Immagino di si, ma ancvora una perla per concludere in bellezza ve la voglio raccontare. Voglio parlare del "fecaloma". Esso è un ammasso di feci indurite che si posiziona nel retto, più facilmente nell'ampolla rettale, ostruendo il passaggio e provocando grande stipsi e forti dolori. Il finale in -oma fa pensare ai tumori, la forma ci somiglia un po'.
E come si fa a togliere il fecaloma? Dottore o infermiere si armano di guanti, vaselina e santa pazienza. Si fa girare su un fianco il paziente e TUMP si infila un dito nel culo e GRAT GRAT si raspa fino a spezzettare il fecaloma. Io personalmente nell'unica volta che ho dovuto farlo mi sono infilato sulla mano destra che avrei utilizzato non uno ma due guanti di lattice, non si sa mai, prevenire è meglio che curare.
Ok...ora che ho detto una montagna di schifezze vi auguro buonanotte. Pensate però oltre alla sofferenza degli operatori che però è relativa e passeggiera, ai poveri pazienti che si trovano in quelle condizioni. Di primo achito uno potrebbe dire: "Che lavoro di merda che fai!" Letteralmente in certi casi è anche vero, ma fare l'infermiere non è solo quello e anche quello non va visto come "il pulire il culo a una persona", ma come l'aiutare una persona malata e in condizioni di anche di grande disagio psicologico e sociale.
Prometto che non parlerò più...quasi più...di merda nel mio blog.