Voglio rispondere con un breve, non troppo temo, post a quello di ieri dell'amico Vlaste, in cui chiedeva di spiegare le motivazioni per cui votare no al referendum del 26 giugno.
Innanzitutto perchè questo non era il federalismo su cui si basava il leghismo negli anni addietro, ma un surrogato, un contentino che Forza Italia, AN e UDC hanno datto alla lega verso la fine della loro legislatura per gatarantirsi l'appoggio alle votazioni del 9 aprile.
La Lega dal canto suo non poteva non accontentarsi, ma quello che ne è uscito è un abominevole tentativo di federalismo che oltre ad andare contro la Costituzione non farebbe altro che peggiorare il nostro paese.
Federalismo (per cui io sono anche d'accordo) non significa: chi ce la fa sta bene e per gli altri cazzi loro, ma dovrebbe essere che chi ce la fa sta bene e chi non ce la fa sta meglio con un aiuto da parte di chi ce la fa, che però a sua volta non ci smena. Poco chiaro vero?
Insomma il federalismo vero esiste già in diversi paesi...
Ma passiamo ai motivi per cui votare no.
Li ho trovati un po' sparsi su internet e ho copio qui di seguito quelli che reputo più giusti e significativi.
Attribuire alle Regioni la competenze legislativa esclusiva in materia di assistenza ed organizzazione sanitaria significa demolire il Servizio Sanitario Nazionale ed introdurre 20 diversi Servizi Sanitari, con diverse regola di accesso ai servizi ed alle prestazioni erogate. In questi differenti sistemi sanitari la capacità di assicurare le prestazioni a tutela della salute di ciascun cittadino, dipenderà concretamente dalla capacità finanziaria di ciascuna Regione. Un altro diritto sociale fondamentale per tutti i cittadini italiani, il diritto all’istruzione, rimarrebbe fortemente pregiudicato dalla “devolution”, che attribuisce alle Regioni potestà legislativa esclusiva in organizzazione scolastica, gestione degli istituti scolastici e di formazione e nella definizione della parte dei programmi scolastici e formativi di interesse specifico della Regione. L’istruzione perderebbe il suo carattere universale per diventare essenzialmente un servizio organizzato e gestito sulla base di valutazione ed esigenze localistiche, con differenti standard qualitativi, differenti regole di accesso e di fruizione delle prestazioni erogate. La “devolution” attribuisce alla Regioni la competenza esclusiva in materia di polizia amministrativa regionale e locale. Questo significa non solo competenza a regolare le funzioni amministrative di polizia, ma soprattutto la competenza ad istituire dei nuovi “corpi armati”, con funzioni di polizia, ed a disciplinarne l’armamento e le funzioni. L’istituzione di corpi armati regionali comporterà degli ulteriori costi che graveranno su ogni cittadino italiano una situazione di crisi dell’unità nazionale. La forma di Governo è il cuore di ogni ordinamento democratico. La riforma costituzionale imposta dal Centro-destra opera un vero e proprio trapianto di cuore, sostituendo la forma di governo della Costituzione del 1948, basata, come generalmente avviene nelle democrazie occidentali, sulla centralità del Parlamento e sull’equilibrio dei poteri, con una inusitata forma di governo, basata sulla prevalenza del Capo del Governo sullo stesso Governo e sulle Assemblee Parlamentari. Una forma di governo che non esiste in nessun altro ordinamento di democrazia occidentale, ma non è una novità per il nostro paese, che ha già conosciuto, nell’epoca fascista, un sistema fondato sulla prevalenza del Primo Ministro. In questo nuovo ordinamento vengono concentrati nella mani del Capo del Governo (Primo Ministro) tutti i poteri sottratti al Parlamento, al Presidente della Repubblica ed allo stesso Governo. Il Parlamento (Camera dei Deputati) viene trasformato in un organo esecutivo degli ordini del Primo Ministro assunti in forma di legge ed addirittura i Parlamentari vengono divisi in due corpi separati, tanto che ai deputati dell’opposizione viene impedito di esercitare il diritto di voto rispetto alla scelte fondamentali di indirizzo politico. Il ricorso alle elezioni non servirà più al popolo italiano per eleggere i propri rappresentanti, ma servirà ad investire un Capo politico, al quale verranno conferiti poteri pressoché assoluti. Con questa nuova forma di Governo vengono demolite tutte le garanzie apprestate dalla Costituzione italiana per evitare ogni forma di dittatura della maggioranza. Persino la Corte Costituzionale, che rappresenta l’ultima garanzia contro il pericolo di abusi della maggioranza a danno dei diritti dei cittadini italiani, viene manipolata. Modificando la sua composizione (con l’aumento della componente di derivazione politico-parlamentare), la Corte viene politicizzata ed attratta, nel lungo periodo, nell’orbita dell’influenza del Primo Ministro. Attraverso la modifica della forma di Governo risultano pregiudicati ed indeboliti sia i diritti a contenuto sociale, sia i diritti a contenuto eminentemente politico (i diritti di libertà).
Un po' prolisso...per molti il tutto si riassume in votare contro una riforma fatta da Berlusconi e i suoi seguaci...anche ma non solo!!!
14 giugno 2006
NO!!!!
by
Compagno di pranzi e cene
ore
16:25
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15 commenti:
veramente, credeteci per una volta. non si tratta di destra e sinistra, ma di bocciare una brutta e demagogica riforma per di più votata a stretta maggioranza.
Anche molti a destra voteranno contro,già si sono schierati in molti per il no. Il tasto su cui battono i leghisti per allettare i cittadini, cioè la riduzione dei parlamentari, è in realtà un imbroglio. Partirebbe dal 2016 e sarebbe tristemete compensata da un quadlupicarsi di cariche a livello decentrato. Il pericolo è che quelli del si sono motivati e andranno tutti alle urne e non essendoci il quorum se non corriamo tutti a votare no, si corre il rischio.
Votate NO
votate NO
Bravo... perlomeno non hai aggiunto commenti di parte. Per completezza... io farei anche le ragioni del si.
Cmq ti ringrazio. Ora credo di avere una visione chiara sulla quale riflettere.
Eh, già, non ho ancora deciso...
Aggiungo altri argomenti, che aiuteranno anche vlaste a farsi una idea.
1 ) si modifica la seconda parte della Costituzione, ma il rischio è l'indebolimento della prima parte, quella che fissa i diritti di noi cittadini ed è stata presa a modello da molti altri paesi. Non a caso, la prima parte della Costituzione ed i diritti sociali e civili che fissa sono sempre stati un bersaglio della reazionaria confindustria
2 ) ma non avete idea di quanto ci costerà la devolution ? E quanti burocrati in più, anche al Nord, dovremo pagare ? Devolution significherà più costi dell'apparato e di conseguenza meno servizi ( vedi quanto già accaduto con la sciagurata modifica del Titolo V da parte del centrosinistra, alla quale ero parimenti contrarissimo ). Insisto con il dire che sono le finanze pubbliche a stabilire che riforme istituzionali l'Italia si possa permettere, e la devolution non ce la possiamo permettere
3 ) secondo molti esperti, ci saranno anni di ricorsi al Parlamento ed alla Corte Costituzionale per le materie di legislazione con competenze intrecciate tra stato centrale ed enti vari, il paese rischia di fermarsi per anni
La struttura di un paese è molto complessa, e non bastano pochi giorni di riunione di quattro esponenti politici per realizzare una riforma ben fatta; il problema è che i quattro dovevano fissare le linee guida, poi far preparare la proposta di riforma e tutti i provvedimenti accessori sulle leggi ordinarie da degli esperti VERI.
Votate NO non solo perchè è giusto, ma anche e forse soprattutto perchè vi conviene anche se vivete al Nord.
IN POCHE PAROLE, VOTANDO NO SALVAGUARDATE IL VOSTRO PORTAFOGLIO.
E RICORDATEVI CHE NON C'E' IL QUORUM, PER AFFONDARE LA DEVOLUTION ( E TUTTO IL RESTO ) BISOGNA ANDARE A VOTARE NO.
No al razzismo nazionalsocialista leghista travestito da federalismo.....METTETE UNA CROCE SULLA CASELLINA DELLA SCHEDA DOVE E' STAMPATO NO!!!!!1
Io voterò no perchè "quando si parte, si sa quel che si lascia, ma non si sa quel che si trova".
In fondo sono un conservatore....
prolississimo..però molto chiaro.. non mi esprimo,ben so,ma ci devo riflettere..e ora sono presa da bestemmie personali..
grazie che ci sei,online e a 4 passi da me!
baci;)
Non so... anche le ragioni del si non le trovo del tutto campate per aria. Una cosa che mi lascia perplesso è questa:
il centrodestra dice: facciamo vincere il si, poi trattiamo.
il centrosinistra dice: facciamo vincere il no, poi trattiamo.
Entrambe però dicono che se vincerà la "fazione" (concedetemi il termine) opposta non ci sarà margine di trattativa. Non è che i nostri politucoli italiani hanno di nuovo ridotto la questione ad una mera lotta campanilistica?? (come parlo raffinato :P !!).
Come direbbe il terrunciello: sono PEPPLESSO!!
Beh la destra, con Bossi, dice anche che se vincerà il NO, come spero, sarà legittima la lotta senza quartiere.....e potete immaginare ciò cosa può significare. La destra, con i suoi progetti, è il male assoluto!
SI SI SI SI AL REFERENDUM
E sì...la destra è l'eclissi di Dio.....ma nooooooooooo ^_^
Non si può votare "forse"??
ok la smetto. :-|
grazie per essere passato ;) vedo che hai capito quanto per me sia importante rivederla e ritrovarla... ;) Bacione..io studio..ne avrò per altre 3/4 ore :(
Devo farmi ancora un'idea chiara sulla questione ma per ora sono propenso per il no, lo sono sempre stato da quando la devolution è stata presentata. Sono una persona di larghe vedute ma se la modifica della costituzione mi viene fatta da un partito come la Lega che la cosa più intelligente che ha detto è stata "Noi ce l'abbiamo duro"...per confermare i miei pensieri sulla Lega salta fuori Bossi che dice che se vince il sì si dovranno utilizzare altre vie rispetto a quelle democratiche.
Avendocelo sempre duro il sangue non arriva più al cervello...
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