Dopo il supermartedi nulla di fatto nella sfida tra Hilary Clinton e Barack Obama per la rincorsa alla candidatura democratica per le prossime elezioni presidenziali americane.
Lui vince più stati, 13 ma quelli che regalano meno delegati, in tutto 225: Alabama, Alaska, Colorado, Connecticut, Delaware, Georgia, Idaho, Illinois, Missouri, Kansas, Utah, Nord Dakota, Minnesota.
Lei ne vince solo 8 arrivando però a 299 voti: California, New York, Connecticut, New Jersey, Massachusetts, Tennessee, Oklahoma, Arizona e Arkansas, come potete vedere tutti quelli principali.
I due hanno sostanzialmente spaccato in due l’elettorato: con Obama i giovani, gli afroamericani (tranne ad Harlem, che ha votato Hillary) i ricchi e quelli con un livello di istruzione più alto; con Clinton le donne, la classe operaia, ispanici ed asiatici.
La corsa per la nomination va avanti con le primarie in Louisiana, Virginia Maryland e Distretto di Columbia in febbraio e quelle in Texas e Ohio il 4 marzo.
Come andrà a finire?
Sul fronte Repubblicano vittoria ma non netta del favorito McCain che però è insidiato dal miliardario Mitt Romney e dall'ex-governatore dell'Arkansas Mike Huckabee.
Lui vince più stati, 13 ma quelli che regalano meno delegati, in tutto 225: Alabama, Alaska, Colorado, Connecticut, Delaware, Georgia, Idaho, Illinois, Missouri, Kansas, Utah, Nord Dakota, Minnesota.
Lei ne vince solo 8 arrivando però a 299 voti: California, New York, Connecticut, New Jersey, Massachusetts, Tennessee, Oklahoma, Arizona e Arkansas, come potete vedere tutti quelli principali.
I due hanno sostanzialmente spaccato in due l’elettorato: con Obama i giovani, gli afroamericani (tranne ad Harlem, che ha votato Hillary) i ricchi e quelli con un livello di istruzione più alto; con Clinton le donne, la classe operaia, ispanici ed asiatici.
La corsa per la nomination va avanti con le primarie in Louisiana, Virginia Maryland e Distretto di Columbia in febbraio e quelle in Texas e Ohio il 4 marzo.
Come andrà a finire?
Sul fronte Repubblicano vittoria ma non netta del favorito McCain che però è insidiato dal miliardario Mitt Romney e dall'ex-governatore dell'Arkansas Mike Huckabee.
7 commenti:
Sia McCain che la Rodham hanno votato per la guerra in Iraq.
La Rodham ha un progetto di wealfare molto più articolato di quello di Obama, che non ha votato per la guerra in Iraq per me motivo sufficiente di apprezzamento incondizionato.
La Rodham ha lobbies più forti alle spalle rispetto a quelle di McCain, che è, comunque, un repubblicano liberal con alle spalle gli orrori della guerra e che ha anche votato molto spesso contro Bush per il mantenimento delle tasse al fine di conservare lo stato sociale.
Paradossalmente, per un repubblicano è più facile votare Obama che la signora Rodham per semplici motivazioni: Obama rivitalizza il sogno americano con quello che sono gli attuali Stati Uniti, non parla di cambiamenti della politica economica interna ma vuole cambiare ciò che sta attorno per rafforzare ciò che già c'è.
Questi motivi spiegano perchè il messaggio incredibilmente molto conservatore di Obama fa presa nelle campagne e tra le "intellighenzie" pensanti statunitensi.
Con queste premesse, i "soloni" del Partito Democratico sanno benissimo che l'unico che può prendere voti a McCain è, quindi, Obama e non la Rodham.
Se la signora Rodham la spunterà, il prossimo Presidente degli Stati Uniti sarà McCain, che a me non sta per niente antipatico in quanto antagonista serio di Bush all'interno dei repubblicani, il quale può garantire una certa apertura a tutte le componenti sociali con le mani più libere dai legami con le lobbies.
Alla fine gli yankees sono conservatori ma hanno colto che la conservazione non si fa con i metodi di Bush.
Dite che Mastella riesce a spuntarlo un posticino anche negli USA?
Mastella il posto lo riceverà certamente da Berlusconi.....
mastella un posto lo trova sempre...
Soyuz1968 you don't understand nagot. Our time has come. Yes, we can
We'll discuss about this "next week end" :-D
Voi vi siete informati! Bravi!
C'era un brano che è apparso sul New York Times qualche settimana fa che propone che contro John McCain (nel caso, ormai piuttosto certo, che lui diventa la scelta dei Republicans), La Clinton non può vincere.
Quello che mi preoccupa per quanto riguarda Barack Obama, è che sinora è rimasto "pulito," cioè, per quanto riguarda la sua immagine pubblica, non ha difetti, non ha mai fatto male a nessuno, ama la sua moglie, e tutto quanto. Ma badate: è un'essere umano, quindi avrà ad un certo punto fatto delle scelte poco saggie. E allora quali sono? Perchè qui in USA (e per il mondo) sappiamo già anche fin troppo i difetti e le scelte poco saggie della Clinton. Sappiamo già tutto, quindi i Republicans non possono tirar fuori nulla. Ma su di Obama, well, we've only just begun.
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