Son morto che ero bambino
son morto con altri cento
passato per il camino
ed ora sono nel vento.
Ad Auschwitz c'era la neve
e il fumo saliva lento
nel freddo giorno d'inverno
e adesso sono nel vento.
Ad Auschwitz tante persone
ma un solo grande silenzio
è strano non ho imparato
a sorridere qui nel vento.
Io chiedo come può un uomo
uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento.
Ma ancora tuona il cannone
ancora non è contenta
di sangue la belva umana
e ancora ci porta il vento.
Io chiedo quando sarà
che l'uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento mai si poserà.
Ancora tuona il cannone
ancora non è contento
saremo sempre a milioni
in polvere qui nel vento.
Ieri era il Giorno della Memoria e lo voglio ricordare con questo pezzo tratto dal testo di Guccini.
8 commenti:
R.I.P.
Mai dimenticare la Storia, ci risparmia dalle tragedie passate.
per questo non posso dimenticare il dramma dei Palestinesi a cui è stata sottratta la Patria per colpe non loro.
Dachau, Buchenwald e San Sabba: non credo che debba andare anche ad Aushwiz per capire cos'è stata la Shoà.....
Sul fatto che la storia possa insegnarci a non ripetere le tragedie passate, ho qualche dubbio: basta guardarci intorno.....
Evidentemente è più facile dimenticare che ricordare.
Bisogna non dimenticare mai
Ricordo anche il 24 aprile, giorno del ricordo per gli Armeni, altro popolo che ha subito un genocidio, questo però vergognosamente negato dai turchi e dai loro amichetti anglosassoni.
non puoi citare Guccini e sperare di tenermi lontana. :-)
a me però dà sempre da pensare il fatto che da quel camino sono passati anche omosessuali, zingari, oppositori del regime, polacchi e tanti altri, però si ricordano sempre e soltanto gli ebrei. che, poveretti, hanno sofferto tantissimo e meritano di essere ricordati, ma non possono avere l'esclusiva.
Un bell'argomento, questo. Oltre a scherzare, sapete anche ragionare. Complimenti.
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