16 ottobre 2007

LE PRIMARIE

Come si sapeva Veltroni ha ottenuto il suo plebiscito con il 75% dei voti. Come si sapeva le primarie dell'altro giorno hanno ottenuto un grandissimo successo di consensi, ben oltre le più rosee aspettative. Però io resto tutt'ora non convinto su certe cose.
Le primarie sono un grande atto di democrazia, non le abbiamo certo inventate qui in Italia, anzi fino a due anni fa praticamente mai erano stato utilizzate, ma ho la sensazione che, come al solito in Italia, si utilizzi un ottimo mezzo nel modo sbagliato.
Lo scopo delle primarie è quello di eleggere da due o più candidati dello stesso schieramento, quello preferito dal popolo. Con una partenza dai blocchi assolutamente alla pari.
Qui da noi non è così. Le primarie per le elezioni nazionali vedevano Prodi spalleggiato da Ds e Margherita contro candidati votati solo dagli elettori dei loro partiti. Idem è successo alla primarie per la candidatura a sindaco di Milano e idem è successo per queste, per la guida del neonato Pd. Già questa non è comunque una partenza alla pari. I partiti non dovevano esporsi e dovevnao lasciare scegliere alla gente. Avrebbe comunque vinto Veltroni, ma sarebbe stata una cosa meno pilotata. Si sa che in Italia tutti ragionano con la testa del partito e quindi che tutti avrebbero seguito le indicazioni di Fassino, D'Alema, Rutelli...
Secondo punto che non mi garba è la sensazione che il vero scopo delle primarie non fosse eleggere il leader ma portare tanta gente ai seggi. Non certo per gli euro racimolati come i maldicenti destrorsi dicono, ma per voler dimostrare davanti all'opinione pubblica che il governo non è in declino, che di gente pronta a votare a sinistra ce ne è tanta, per insomma far vedere che la gente ci crede. Ci avete fatto caso? Da domenica si parla più del fatto che hanno votato oltre 3 milioni di persone che del fatto che Veltroni abbia preso il 75%. Certo, perchè il secondo dato era scontato e tutto sommato di poco interesse. Con gli invidiosi del centrodestra che si mettono pure a parlare di cifre gonfiate o robe simili, il dibattito si è spostato sui numeri di votanti. Prodi stesso ha gongolato fin dal mattino per l'affluenza, dichiarando che se la gente non avesse risposto in massa alle primarie il governo sarebbe andato in crisi.
Forse per questo si è deciso, a una settimana dalla primarie di estendere il diritto di voto agli immigrati (che normalmente non votano) e ai sedicenni.
Senza voler sminuire l'evento...se togliamo ai 3 milioni i non maggiorenni che saranno andati solo per il gasamento di mettere la prima crocetta che conta della loro vita (senza sapere nulla di Pd e balle varie), se togliamo gli stranieri che comunque non voteranno alle prossime elezioni, se togliamo la gente di centrosinistra che non voterà comunque Pd alle prossime elezioni ma che ha votato alle primarie per rispondere "Presente", se togliamo i biechi di centrodestra che sicuramente sono andati a votare per mettere i bastoni tra le ruote (vedi il maggior numero di voti presi da Bindi e Letta rispetto ai sondaggi), non è che ora della fine questo Partito Democratico non è che lo vogliono sul serio in pochi?

4 commenti:

vlaste ha detto...

togli anche la gente che ha votato quattro o cinque volte...

Johnny ha detto...

Credo che le primarie abbiano la sola funzione di esposizione mediatica. Che Veltroni vincesse era scontato, resto comunque scettico sul PD.

SOYUZ1968 ha detto...

Se ci fossero le primarie del centrodestra andrei certamente a votare Storace o Borghezio, tanto per renderli ancor più impresentabili.

Anonimo ha detto...

a parte il fatto che Veltroni è proprio il leader adatto per il PD ("andiam compagni il gran partito noi siam dei lavoratori, MA ANCHE degli imprenditori", Crozza come sempre ha fatto una fotografia esemplare), mi sembra che si guardi la questione dal punto di vista sbagliato. per me non si dovrebbe parlare di 3 milioni di votanti, ma di 50 e passa milioni di persone che sono rimaste a casa.

alle prossime elezioni voto Zapatero.