13 giugno 2007

LAVORARE??? SI I LAVORI FORZATI!!

Non c'è bisogno di raccontare la storia del verme qui nella foto.
Ma da oggi costui è praticamente a piede libero.
Non bastava il passo dal carcere ai domiciliari, eh no...povero...ora nemmeno i domiciliari. Il signore in questione può uscire per andare a lavorare.
E' normale che un assassino della peggior specie passi dall'ergastolo ai domiciliari alla semi libertà? No assolutamente. Se poi penso alla motivazione mi viene da ridere.
Priebke può uscire per andare a lavorare. A lavorare??? Ma se ha 93 anni ed è ormai un bacucco.
Questo qua andava fatto lavorare tutta la vita non ora che ha un piede nella fossa. Dovevano dargli l'ergastolo con i lavori forzati per quello che ha combinato in vita sua.
Mastella, il nostro caro ministro della giustizia ha dichiarato che se fossi gli ebrei non sarei contento e che anche come cittadino resta un po' perplesso.
Contento? Perplesso? Ma queste sono parole non adatte ad un simile contesto. Io adotterei i termini incazzati nel primo caso e schifati nel secondo.
Non è colpa sua perchè è giustizia militare...giustizia ancora più di merda di quella civile!

6 commenti:

SOYUZ1968 ha detto...

E che servizio sociale può fare un 93enne????

Potrebbe essere utile se facesse le pulizie in un centro ebraico oppure in una sinagoga....

Anonimo ha detto...

azz!
Credevo fosse morto!
Uno più è figlio di puttana più campa!

Anonimo ha detto...

Come servizio sociale facciamogli pulire i cessi di tutte le scuole ebraiche di Roma.

Il Pianista ha detto...

L'unico servizio sociale che può fare è suicidarsi

Anonimo ha detto...

priebke è una merda, questo è scontato.

Ma mastella usa luoghi comuni: la maggior parte (78%) dei martiri delle Ardeatine non erano ebrei.

Johnny ha detto...

Dubito che Mastella sappia cosa è successo alle fosse Ardeatine.
Quell'uomo è una testa di cazzo che merita solo dover soffrire le pene dell'inferno. Peggio di lui ci sono solo i suoi avvocati difensori che lo hanno preso in casa e che gli danno la possibilità di evitare gli arresti domiciliari