Nel weekend è finito il Sei Nazioni di rugby. Lo storico torneo tra le 6 8fino a qualche anno fa 5) squadre più forti dell'emisfero settentrionale del mondo.
Questa edizione è stata storica per i colori azzurri. Dopo anni di magra nei quali si era costretti a festeggiare per una metà in 5 partite, quest anno i guerrieri della nostra nazionale hanno portato a casa due vittorie, Scozia e Galles, una addiruttura in traferta e hanno dimostrato un buon gioco e un grande cuore anche nelle due sconfitte contro Inghilterra e Irlanda. Queste due, insieme alla Francia, l'unica che ci ha massacrato e che ha vinto il torneo, restano di un altro pianeta per noi.
I miglioramenti col nuovo tecnico si sono visti e speriamo siano di buon auspicio per la Coppa del Mondo, quando probabilmente ci dovremo giocare uno storico passaggio del girone proprio contro la Scozia, che presumibilmente ci temerà.
In questo ultimo mese è scoppiata la febbre da rugby in tutto il paese. Sabato migliaia di persone si sono riversate in piazza del Duomo a Milano e in piazza del Popolo a Roma per guardare la partita dai maxischermi. Il Flaminio è sempre stato pieno in tutte le partite giocate in casa.
Ho letto che c'è stato un ingente numero di iscrizioni alla federazione da parte di giovani che vogliono cimentarsi nella palla ovale.
Tutte cose molte belle, ma...c'è un ma. Se non avessimo vinto le due storiche partite tutta questa febbre ci sarebbe stata comunque? Entrambe le partite le abbiamo vinte di poco, un niente avrebbe potuto cambiare il verdetto. In quel caso il rugby sarebbe ancora lo sport poco valutato come fino a un mese fa? Non è che gli italioti si gasano solo quando le cose vanno bene? Io temo proprio di si. Questa sarebbe la dimostrazione che del rugby non hanno proprio capito nulla. Uno sport dove 30 leoni lottano fino all'ultimo secondo, anche se magari la partita è già decisa, per onorare se stessi, gli avversari, il pubblico e lo sport in generale.
19 marzo 2007
L'ITALIA DEL RUGBY?
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6 commenti:
Ma su, un po' di ottimismo ogni tanto! Devi sempre trovare il pelo nell'uovo! =D
Questo è un difettuccio italiano. Appassionarsi al momento, magari quando si vince, e poi dimenticarsi in fetta per tornare al calcio.
Accade ogni volta che ci sono le Olimpiadi, ogni volta che c'è la Coppa America di Vela...spero non accada per il rugby che è un VERO e bellissimo sport che merita un buon seguito.
Io sono al di sopra di ogni sospetto. Seguivo il cinque Nazioni già negli anni ottanta. Ovviamente l'talia neppure c'era.
Quanto quindicenni senza genitore rugbtysta di professione, si guardavano il rugby negli anni ottanta in Italia? Io e pochi altri...forse era meglio spaccare qualche beeeppp. Ora non sarei conciato così.
Intanto si sono appassionati, speriamo che ne apprezzino sempre più il contenuto di grande lealtà sportiva in campo e di grande lealtà e civiltà fuori campo, e che il volgo nazionalpopolare e fascista del calcio ne resti sempre ben lontano.
Per me è negativo che gli italioti si appassionino al rugby: riusciranno a farlo diventare come il calcio.....
Cmq, grandi i transalpini: è sempre un piacere vederli giocare.
L'italia ha fatto fin troppo bene, vedremo ai mondiali come si comporteranno. In quel torneo mi piacerebbe vedere una finale francia-all blacks.
Per me è negativo che gli italioti si appassionino al rugby: riusciranno a farlo diventare come il calcio.....
Cmq, grandi i transalpini: è sempre un piacere vederli giocare.
L'italia ha fatto fin troppo bene, vedremo ai mondiali come si comporteranno. In quel torneo mi piacerebbe vedere una finale francia-all blacks.
Gran bello sport, speriamo che la passione resti
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