12 dicembre 2006

LA SIGNORA IN NERO

Lei comanda il mondo, la signora in nero! Quando decide di agire...zac...e qualcuno scompare dalla faccia della terra. Purtroppo decide di agire molto spesso e in svariati modi. Bisogna avere paura di lei? Credo sia inutile. Bisogna cercare di allontanarla? i nteoria si, ma è inutile anche questo...ahimè. Ma allora cosa bisogna fare con questa signora? Poco o niente 8come direbbe l'amico Jerome), anzi qualcosina si, bisogna fare in modo di non piacerle, che sia lei a stare lontano da noi.
Per questo credo che noi Bolsi camperemo molto a lungo. Quando mai una donna si avvicina a noi? Saremo mica così sfigati che la prima sarà proprio sta qua, no? Si si ne sono convinto.
Lunga vita ai Bolsi!!!!
Un po' di autoconvincimento, ma in realtà non è così.
La donna in nero è un po' come il Natale per Pozzetto, quando arriva arriva.
Pensate al povero D'Aguanno baciato nel sonno, al povero bimbo di via Lomellina abbracciato mentre giocava alla playstation e a tanti altri...
Quindi la conclusione è un'altra. La donna in nero, come molte altre donne, è una P.....a!!!! Giusto?
Mamma mia che post farneticante...vabbè...

"Il male, dunque, che più ci spaventa, la morte, non é nulla per noi, perchè quando ci siamo noi non c'é lei, e quando c'é lei non ci siamo più noi." (Epicuro)

4 commenti:

vlaste ha detto...

post da leggere con abbondanti toccatine alle balle

Anonimo ha detto...

Io ci mettere la firma a far la fine di D'Aguanno.

Il bolso (parlo per me) sarebbe bene che si estinguesse presto.

Cmq, "Creaping death" - Metallica.

SOYUZ1968 ha detto...

Ogni tanto ci penso con uno strano processo extracorporeo.

Cerco di spiegare meglio.

Quali erano le sensazione da me provate prima di nascere?

Non ne ho ricordo, eppure ciò non mi urta più di tanto; forse non c'era nulla, o meglio non c'era vita, prima della mia nascita e, quindi, non c'era pensiero o presa di coscienza di cosa fosse la vita.

Cosa analoga dovrebbe accadere dopo la morte: non c'è più vita e quindi il pensiero come lo intendiamo noi viene meno.

In parole povere, con la morte, il pensiero di un essere umano vivente viene a mancare e quindi la dimensione percettiva o sarà nulla o molto diversa da come ora possiamo concepirla.

Sospendo il giudizio ma di una cosa sono sicuro dopo questa riflessione: non ci sarà sofferenza nè soddisfazione, in senso percettivo, e non ci sarà più nulla di cui dovremo preoccuparci o gioire, come abbiamo fatto durante tutta l'esistenza terrena.

Sarà tutto come prima di nascere: il nulla o altro di cui al momento non abbiamo interesse.

SOYUZ1968 ha detto...

Beh, ciò che ho espresso non è poi così distante dal pensiero di Epicuro, opportunamente citato dal Compagno di Merende.