La scrittrice e giornalista Oriana Fallaci è morta questa notte in una clinica di Firenze, aveva 77 anni e da tempo soffriva di un male incurabile.
Il post non vuole essere un articolo di commemorazione, ma solamente due righe di attualità.
Non riesco ad essere particolarmente triste per la morte di una donna che non ho mai stimato, che ho sempre ritenuto sopravalutata e che si è sempre permessa di aizzare, nei suoi articoli e nei suoi libri, razzismo e odio in un periodo dove entrambi già incombono.
Con questo non dico che sia felice per la sua morte, ma diciamo che la considero esattamente come una persona qualunque, da rispettare per le sue idee, ma da non stimare.
Si forse sono un po' cattivo, ma credo di non esserlo mai quanto lo è stata lei in vita. I suoi scritti sprizzavano odio. Una persona qualunque certe cose può pensarle, ma una scrittrice di fama mondiale non deve scriverle, per il bene di tutti.
"Allah non ha nulla in comune col Dio del Cristianesimo. Col Dio padre, il Dio buono, il Dio affettuoso che predica l' amore e il perdono. Il Dio che negli uomini vede i suoi figli. Allah è un Dio padrone, un Dio tiranno. Un Dio che negli uomini vede i suoi sudditi anzi i suoi schiavi. Un Dio che invece dell' amore insegna l' odio, che attraverso il Corano chiama cani-infedeli coloro che credono in un altro Dio e ordina di punirli. Di soggiogarli, di ammazzarli."
"L' Islam è il Corano, cari miei. Comunque e dovunque. E il Corano è incompatibile con la Libertà, è incompatibile con la Democrazia, è incompatibile con i Diritti Umani. E' incompatibile col concetto di civiltà."
Questi sono solo due stralci di uno degli ultimi articoli scritti dalla Fallaci. Cose che molta gente pensa, cose su cui anche io mi sono soffermato diverse volte...ma non in questo modo, non con questo odio, con questa cattiveria. Cara Fallaci per quanto mi riguarda i tuoi sermoni non mi mancheranno per nulla.
15 settembre 2006
ORIANA FALLACI
by
Compagno di pranzi e cene
ore
09:55
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
13 commenti:
Per una volta siamo d'accordo... l'odio però era dettato anche dalla sua fragile condizione fisica che si era probabilmente ripercossa sulla sua psiche: erano anni che sapeva di dover morire...
vabhe tutti sappiamo di dover morire.
Anche Monserrat Caballè ha u cancro al cervelletto da circa 10 anni però non è che scarica invettive contro i musulmani.
Poi sta frase su Dio aveva fatto girare le palle anche a me- che sono atea. Ah,anche lei era atea.
cmq, di lei apprezzavo molto lo stile di scrittura,non le idee.
E Insciallah è un mattone illeggibile :D
non sentirò la mancanza dei suoi deliri, posso provare la stessa pietà che si meritano tutti i morti, ma non stimavo per niente questa donna!
condivido il commento di vlaste (oh vlaste ma che siamo sempre d'accordo noi due ultimamente). Può essere che la malattia abbia ingigantito i sentimenti di odio che questa donna esprimeva. Mi domando...la fallaci cronista di guerra di molti anni fa era la stessa donna che ultimamente voleva far saltare le moschee? Forse la malattia ci ha messo lo zampino.
La cattiveria di quella donna aveva già ucciso un tumore alcuni anni fa, questa volta ha trovato il tumore che l'ha uccisa ....per dirla alla Nietzsche la signora Fallaci era "tam mostrum in fronte tam monstrum in animo"...
una grande scrittice, che un coraggio infinito. una grande difenditrice della culturaa occidentale.
"perchè devo essere costretta a vedere un minareto nei paesaggi toscani dipinti anche da giotto, mentre se vado là non posso portare un piccolo crocifisso al collo?"
Il crocifisso al collo non lo indosso neppure in Piazza San Pietro.
Ma dio, se esiste (io ci credo poco), con chi sta veramente?
Non mi mancherà di certo.
A quello che avete scritto voi desidero aggiungere una cosa.
Quelle che potevano essere delle argomentazioni valide da porre sul pericolo dell'islamismo radicale sono state delegittimate dai suoi toni deliranti.
Se la sua causa era quella della lotta all'islamismo radicale, con i suoi scritti ed i suoi toni è riuscita a danneggiarla.
concordo al 200% con il rugbysta...
ma questi anonimi si vogliono firmare, perdincibacco??
Per quanto negli ultimi anni sia stata delirante e abbia scritto cose di una violenza e una radicalità infinita, credo che negli anni 60/70 sia stata veramente un simbolo dell'emancipazione femminile, del giornalismo non asservito al potere; ha avuto il coraggio di fare reportage dalla guerra e di scrivere un libro sull'aborto quando questo era ancora praticamente illegale; è diventata famosa in tutto il mondo per le sue interviste ecc...
onore al merito, insomma. Se prima di conoscere il suo passato la reputavo solo una vecchia rincoglionita che sputava veleno, ora non posso che ricredermi e giudicare negativamente solo l'ultima parte della sua carriera.
Benni
il discorso di benni è molto sensato.
Vi è una demarcazione tra gli anni del rincoglionimento e incattivimento, rispetto al personaggio che in gioventù, ha comunque dimostrato impegno e passione per la sua attività.
Prima ho sbagliato perchè ho postato con l'altro account di blogger.
Il fatto che sapesse di dover morire non giustifica le sue sparate. Al mondo ci sono migliaia di persone nella sua condizione e non tutte istigano al razzismo.
Posta un commento