29 giugno 2006

LA PEDOFILIA

Il termine pedofilia deriva dal greco pais (fanciullo/a) e filos (amante). Indica l'attrazione sessuale da parte di persone adulte verso i bambini; di diverso significato, ma correlato, il termine pederastia. Nell'accezione più comune, il termine si discosta dal significato prettamente sintattico, termine corrtetto sarebbe infatti pedomania e viene usato per indicare chi abusa sessualmente di un bambino.
Si calcola che il 90% di quanti commettano un atto di abuso verso i bambini per tendenze pedofile, abbia subito un'analoga violenza nell'infanzia. Un dato di questo genere rende difficile legiferare in materia: da un lato evidenzia la gravità del danno subito dal bambino (e quindi della colpa del reo), dall'altro lascia intuire la difficoltà di stabilire capacità di intendere e di volere del reo in quanto è possibile che sia affetto da turbe psichiche (o raptus improvvisi) a causa di violenze subite nell'infanzia.
Affermare che nel 90% viene commessa la violenza non è giuridicamente sufficiente a stabilire un nesso causa-effetto fra la violenza subita nell'infanzia e quella commessa, tale da discolpare il reo, ma lascia pensare che si tratti quasi di una sorta di automatismo.

Purtroppo di tanto in tanto questo efferato crimine, il peggiore in assoluto che un uomo possa commettere, torna tristemente d'attualità. E oggi è una di quelle occasioni.
Le due bimbe scomparse giorni fa a Liegi sono state trovate uccise e sembra che una della due sia stata violentata prima della morte.
In Belgio tornano incubi dal passato, tutti ripensano a Marc Dutroux, il mostro di Marcinelle che il 24 giugno 1995, nel villaggio di Grace-Hollogne rapisce Julie Lejeune e Melissa Russo, entrambe di otto anni; il 23 agosto, a Ostenda, sequestra anche An Marchal ed Eefje Lambrecks, di 17 e 19 anni. Imprigionate nelle celle segrete della casa di Dutroux, a Marcinelle (a 60 Km da Bruxelles), le due adolescenti saranno uccise circa un mese dopo il rapimento, mentre le bambine dovranno sopportare un lungo calvario fino a morire di fame e stenti nel marzo dell'anno successivo.
Dutroux ha preso l'ergastolo. Molta gente nel mondo si domanda se per un simile atto possa bastare il carcere a vita.
Quale potrebbe essere la giusta pena per i pedofili?
Ora voglio fare una riflessione sulla società in cui viviamo.
Sono convinto che il fenomeno della pedofilia sia molto più ampio di quello che si può pensare. Non dobbiamo immaginare solo il pedofilo simil Dutroux che rapisce, violenta e uccide le sue vittime. La pedofilia regna nella vita comune, in quei luoghi di aggregazione dove i bimbi sono spinti dalle loro stesse madri ad andare per divertirsi, imparare.
A scuola, negli ambienti sportivi, negli oratori e negli ambiti parrocchiali (soprattutto in questi). E' in questi luoghi che le madri devono stare attente. Si devono guardare intorno. Quando portano il figlioletto alle giostre devono osservare con attenzione i personaggi presenti.
La pedofilia è perversione e la perversione si manifesta in diversi modi. Non bisogna permettere ai bambini di stringere legami troppo forti con gli adulti.
Credo che in tutti i luoghi pubblici dove sono presenti bambini sono presenti anche pedofili. Gente malata che gode anche solo alla vista del fanciullo.
Cosa si può fare? Non tanto ma qualcosa si...vigilare...e anche solo al sospetto agire...e se il sospetto viene confermato legnare.
Eh si...se trovaste un pedofilo con le dita nella marmellata come reagireste? Io, che sono un tipo pacifico, credo che lo riempirei di pugni a richio di finire dentro...voi no?
Tutto si può accettare...a tutto si può dare una spiegazione, ma non fare del male ad un bambino, e per male intendo sia fisico che psicologico.
Ogni tanto mi viene voglia di fare questi post che non fregano ne servono a niente e nessuno, ma vabbè...mi piace dire la mia.
Sul tema pedofilia e abusi sessuali sui minori consiglio due film, uno che tratta il tema direttamente e l'altro in cui il tema è di sfondo, ma fa pensare...tanto...The woodsman e Sleepers.

3 commenti:

vlaste ha detto...

"in tutti i luoghi pubblici dove sono presenti bambini sono presenti anche pedofili"

Trovo esagerata questa tua affermazione, che riassume un po' tutto il senso del post.
Trovo anzi pericolosa la tendenza a pensare che il male sia tutto intorno a noi, pronto a colpirci. A mio parere, il male è spesso generato dalla paura stessa. Quindi cerchiamo di non vivere in una campana di vetro. La pedofilia, per fortuna, è una rarissima, drammatica eccezione.

Quanto ai provvedimenti per i pedofili, a mio parere la castrazione non sarebbe male; così come per gli stupratori che molto più spesso dei pedofili escono di galera, con rischio di reiterare.

Anonimo ha detto...

Per quanto mi riguarda sono tranquillo: ho una tale ripulsa per i bambini, che l'ultima cosa che può passarmi per la testa è essere attratto da loro sessualmente.

Donna del Mare ha detto...

castrazione non chimica, pena di morte
per chi tocca i bambini!